Per
trapianto di capelli si intende l'operazione di reinfoltimento di capelli prelevati dallo stesso paziente. Circa la
caduta dei capelli il fattore “ereditario” assume grande rilevanza. Essa colpisce maggiormente gli uomini in quanto è generata da un ormone maschile, il testosterone. L’età in cui ha inizio la caduta dei capelli, nonché la sua entità, varia da soggetto a soggetto. In presenza di
calvizie il ricorso al
trapianto di capelli non deve essere vissuto come un qualcosa di “necessario”, al pari di ogni altro intervento chirurgico. Se la calvizie è vissuta male, è motivo di disagio psicologico, diventa opportuno ricorrere al trapianto di capelli dal momento che lo stesso rappresenta un intervento: non invasivo; che richiede un’anestesia locale; che si può risolvere con un Day Hospital ; che non presenta problematiche di rigetto dei
nuovi capelli; che non presenta dolore e/o particolari fastidi post-operatorio ( in molti casi già dal giorno successivo all’intervento è possibile riprendere le proprie abitudine, non escluse quelle lavorative, nonché fare il primo shampoo non appena dopo 24-36 ore) . Inoltre, le crosticine presenti dopo l’intervento, se lo stesso è stato eseguito con professionalità e con l’utilizzo delle moderne tecnologie, sono poco evidenti e vanno spontaneamente via nel giro di qualche settimana. Non assolutamente consigliabile accelerare il processo di cadute delle citate “crosticine” che segue il
trapianto, a mezzo di frequenti shampoo. E’ consigliabile un rinfoltimento
graduale dei capelli, anche se necessita ricorrere a più sedute, onde evitare cambiamenti improvvisi che potrebbero aggravare gli eventuali disagi psicologici, invece di migliorare tale stato.