E’ fisiologico che ad ogni persona cadono giornalmente un certo numero di capelli, diciamo da 15 a 50 capelli al giorno. La caduta non è costante nel tempo e si concentra in occasione di particolari eventi, come durante lo
shampoo o l’uso della
spazzola. In genere quando un capello cade nel
follicolo è già presente il nuovo capello. Il problema sorge quando il capello cade e nel follicolo non solo non è presente il nuovo capello, ma questi fa la sua comparsa dopo un certo numero di giorno o addirittura alcuni follicoli restano vuoti. Quando in una zona non vengono rimpiazzati il 30/40% di capelli, ossia restano vuoti il 30/40% dei follicoli si parla di
diradamento. Il diradamento e ancor più la calvizie rappresenta uno delle principali problematiche di estetica, in particolare per gli uomini, con non trascurabili ripercussioni psicologiche. La patologia compromette la propria immagine, la propria sicurezza. Il diradamento è un fenomeno che interessa soprattutto gli uomini, anche se in misura minore ne vengono coinvolte anche le donne, per le quali la patologia è socialmente meno accettata, rispetto agli uomini. I segnali d’allarme del diradamento non sono rappresentati dalla solo caduta dei capelli senza relativo rimpiazzo, ma anche è soprattutto dalla
salute dei capelli.
Capelli secchi, sottili rappresentano altrettanti segnali di un diradamento in atto. Le cause della caduta dei capelli o dell’ acuirsi del fenomeno sono molteplice, come cause ereditarie, stress, superlavoro, inquinamento.