La
calvizie è una
patologia che interessa maggiormente gli uomini. Esistono diversi tipi di calvizie, alcune di esse quali la calvizie
androgenica e quella
seborroica, hanno un spiccato carattere di
ereditarietà. La forma più diffusa negli uomini è la calvizie andro-genetica, così chiamata in quanto per la relativa comparsa necessitano due concause: la
predisposizione genetica e gli ormoni maschili (androgeni). La forma più grave di questa forma di calvizie inizia generalmente con la maggiore età. Il ricambio dei capelli diventa eccessivo e i nuovi capelli sempre più sottili, dando la sensazione di diventare sempre di meno, anche se in realtà ciò che cambia è la qualità dei capelli. La problematica si ripete e si acuisce durante i cicli successivi, fino a che arriva il momento dell’espulsione dei malati capelli da parte dell’organismo, che considerandoli corpi estranei pone in essere azioni autoimmunitarie. Una forte predisposizione ereditaria (entrambi i genitori presentavano problemi di calvizie) può causare la comparsa della patologia in forma grave e violenta già in età giovanile. Oltre ai
fattori genetici, che giocano un ruolo determinante rispetto a questa patologia, sono state individuate altre concause che contribuiscono al problema. Una alimentazione povera di proteine, lo stress, l’uso di farmaci antitumorali e antidepressivi, alcune patologie infettive, ecc. Atra causa della calvizie è la seborrea, eccessiva secrezione delle ghiandole sebacee, mentre la caduta a chiazze
(alopecia areata), in alcuni casi si fa dipendere dal cattivo funzionamento della tiroide.