Nel complessivo intervento di
trapianto di capelli (annoverato tra i più perfezionati interventi di chirurgia plastica) assume particolare importanza la fase dell’impianto o
posizionamento degli innesti. E’ del tutto evidente che quanto più piccolo è l’innesto tanto maggiori sono le difficoltà. Per assicurare un buon ritmo di lavoro e contestualmente un soddisfacente risultato occorre un continuo allenamento e affiatamento da parte degli operatori. Oggi però il posizionamento degli innesti è facilitato dalla presenza sul mercato di sofisticate tecnologie che assicurano la sopravvivenza della quasi totalità degli innesti. Normalmente quello dell’impianto è un lavoro di coppia che richiede abilità e affiatamento. Sono richiesti mediamente poco meno di 10 secondi per ciascuno innesto. Un primo operatore con aghi particolari apre la piccola incisione, il secondo vi alloggia l’innesto. Nella ipotesi in cui sia stata prelevata una
losanga di cuoio capelluto (e non una singola unità) , essa – ad opera di pazienti infermieri professionali – viene ridotta in tante unità follicolari, pronte per essere impiantate; qualora le stesse potrebbero non essere impiantate in tempi brevi, è possibile conservare gli innesti per alcune ore in soluzioni fisiologiche, opportunamente refrigerate. E’ un operazione indolore, definitiva:
i capelli trapiantati sono destinati a
non cadere in quanto prelevati in
zone non interessate alla calvizie. Quello del trapianto dei capelli rappresenta, nel mondo della chirurgia plastica, l’intervento che ha raggiunto forse il più alto grado di perfezione. La fase post- operatoria non presenta problematiche di rilievo. L’ intervento viene eseguito in anestesia locale , in day hospital, sicché il paziente può far ritorno alla propria abitazione nella stessa giornata. Il giorno successivo all’intervento è già possibile fare il primo shampoo e riprendere una vita quasi normale. Come precauzione, per un po’ di giorni, è consigliabile un cappellino per scongiurare infezioni e ripararsi dal sole.