In linea di massima, la caduta dei capelli (
calvizie e diradamento) è una patologia che coinvolge maggiormente gli uomini, anche se non mancano casi di
calvizie femminile,
alopecia femminile. La caduta di capelli
fisiologica (ricambio) e quella dovuta a fatti occasionali e transitori coinvolge indifferentemente uomini e donne. L’evento viene meno con il venir meno della causa. Oltre alle
cause transitorie comuni ad entrambi i sessi, per le donne esistono cause esclusive collegate alla
gravidanza,
parto e
allattamento, di cui abbiamo già parlato nell’articolo “Caduta capelli in gravidanza”, al quale rimandiamo. Circa 1/5 della popolazione femminile è interessata ad una caduta di capelli in misura maggiore a quella ritenuta fisiologica. Anche se non mancano altre cause, gran parte delle calvizie femminile sono dovute a
alopecia androgenetica, i cui
geni possono essere ereditati da entrambi i genitori, o fare la loro comparsa anche in assenza di ascendenti affetti da
calvizie. L’alopecia androgenetica nelle donne si manifesta in una forma diversa rispetto agli uomini. Infatti, può interessare anche zone, come la
nuca, che non interessano la calvizie degli uomini. Inoltre, nelle donne la calvizie non è mai totale, si manifesta con un
diradamento, che può interessare anche tutto il
cuoio capelluto, che può assume forme veramente significative. La diagnosi di questo tipo di alopecia (androgenetica) viene in genere fatta per esclusione di altre forme di alopecia. Di aiuto nella diagnosi è la considerazione che con l’alopecia androgenetica il ciclo dei capelli continua, anche se i nuovi capelli sono sempre più sottili, corti e sfibrati. Per quanto riguarda le cure farmacologiche, ricordiamo il
Finasteride, che rimane il farmaco di maggiore efficacia, nonché le soluzioni di
Minoxildil, Xandrox.